Turismo Percorsi storici Verso l’unità d’Italia
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Un'epoca di fervida vita patriottica.
La battaglia di Marengo, vinta da Napoleone Bonaparte, riaprì le porte alla speranza. Ma la cosa durò poco. Caduti i Bonaparte e Murat, Ferdinando IV di Borbone tornò a dominare da tiranno. In questo clima, Caggiano rimase indifferente all’impresa di Carlo Pisacane, del 1857, come pure a quella dei “Mille” di Garibaldi.
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Anche a Caggiano si formò una “Vendita della Carboneria”, formata da una cinquantina di uomini, già dai tempi di Murat.
Patrioti e giovani idealisti sacrificarono la loro vita per la libertà, soffocata dalla dominazione borbonica. Tra questi i caggianesi Pasquale Manisera e don Gerardo Isoldi, condannati all’ergastolo.
In questa indifferenza è possibile ritrovare anche un bene, l’immunità dal brigantaggio di altre zone del mezzogiorno.
Date
1801 Fu fondato un Monte Frumentario col nome della Vergine del Rosario, con la dote di duecento tomoli di grano
1806 Abbamonte tornato a Napoli fu scelto per la selezione dei giudici nella giunta del Re Giuseppe Bonaparte
1808 Il Re Gioacchino Murat nominò l'Abbamonte giudice di Cassazione
1809 Fu abolito il regime feudale, sotto il regno di Bonaparte, e fu eletto il primo Sindaco di Caggiano, Tommaso Marotta
9/8/1818 Muore Giuseppe Abbamonte che aveva partecipato alla Repubblica Partenopea del 1799 sull'onda della rivoluzione francese
1826 Un terremoto ebbe epicentro a Tito
1830 Il medico e scienziato Andrea De Stasio analizzò le acque della zona Archiniello trovandovi, per primo, tracce di petrolio
1830 Il Casale di Pertosa si affranca da Caggiano dando origine ad un nuovo Comune
1840 Iniziò il ministero canonico a Caggiano don Alessio Lupo, storico delle nostre zone
1848 Fu creata la guardia nazionale anche a Caggiano, composta di 58 uomini
18/6/1848 Si combattè a Campostrino una dura battaglia tra patrioti e Borbonici, 500 contro 4000. I patrioti furono dispersi
1850 La popolazione di Caggiano ammontava a 4.035 abitanti
1850 Il paese aveva due mulini con gualchiera: uno sul Melandro, funzionava tutto l'anno, l'altro andava ad acqua piovana solo d'inverno
1850 Nel paese funzionano molti "trappeti" frantoi fatti alla "Genovese", metodo rozzo e inefficace
1852 In casa di Carlo Colunna si riunivano i liberali patrioti, la carboneria
1857 Un terremoto di enorme violenza distrusse molto del patrimonio edilizio di Caggiano
1857 Fu distrutta dal terremoto la Cappella di San Sebastiano
1858 Altro terremoto rovinoso
1864 Al mantenimento dell'Ospedale di San Luca contribuivano, simbolicamente con pochi ducati, i Comuni di Caggiano e di Pertosa
1866 Con le leggi eversive il Monastero passò al Comune con tutti i suoi beni mobili e immmobili
1870 Inizia l'esodo dalle campagne, l'emigrazione in America comincia a coinvolgere anche i caggianesi
1871 Paolo Carucci diede vita alla rivista bimestrale "Rivista Partenopea" alla quale collaborarono i più prestigiosi nomi della scienza e delle lettere
1871 Il Monte Frumentario era ancora in attività
1875 Nacque a Caggiano il maestro scultore e artista geniale del legno, Fortunato Cafaro, allievo prediletto del pittore salernitano Avallone
1880 Il primo emigrante in Argentina fu il sig. Vincenzo Pucciarelli (canedda)
1888 Uno stendardo custodito nell'archivio parrocchiale del SS. Salvatore ricorda la costituzione della Società di Mutuo Soccorso "Maria Santissima del Rosario" da parte dei nostri emigranti in Agrentina
1893 Il terremoto gira intorno a Caggiano
1897 Don Nicola Lamattina, Curato della parrocchia i S. Maria dei Greci, vicario foraneo di Caggiano, Esaminatore Sinodale e Convisatore della diocesi fu nominato Arcidiacono
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