Turismo Percorsi archeologici Ursentum
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Il Racioppi, il principe per antonomasia dei nostri storici, parlando degli antichi paesi lucani, scrive: “ Altri indici di Antichità sono le denominazioni di Caggiano, Balvano, Teggiano, Romagnano.
Questi paesi, eccetto Teggiano, circondano il territorio di Vietri di Potenza. Tutte prove che vi erano sedi di popolo frequente, sparso per ville e città.
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Che quel popolo fossero gli Ursentini non ho le prove, ma in difetto di ogni altro spiraglio di luce, che ci guidi a stabilire il posto dell’antica città, basta, mi pare, la denominazione topografica di “Veteranurso” in territorio di Caggiano “.
Crediamo, e il nostro punto di vista è suffragato dai numerosi reperti archeologici – anfore, vasi sepolcrali, capitelli, tombe ed epigrafi anche bilingue, in greco- osco e greco- latino – venute alla luce in questi ultimi due secoli, sia nell’abitato che nei dintorni, che Caggiano, già prima della venuta dei Lucani, fosse un’arx abitata.
Se però si dovesse escludere la collocazione di Urseio o Ursentium nella vallata di Veteranurso, nota sotto nome di “Tempa dei tiesti “ (per la quantità dei cocci di mattoni e di altri reperti che vi si incontrano), potremmo anche credere che il paese sia sorto sulle rovine di Urseio.
Questi, nella breve e concisa monografia di Caggiano, parla di alcuni reperti archeologici e di monete di sicura provenienza Ursentina.
Il Racioppi cosi scrive:
“Ora, prossima a Vulcei è Urseio, che allogo tra Vietri di potenza e Caggiano, anch’essa stazione antichissima di popoli remotissimi, forse di origine sicula”.
Ed aggiunge più oltre: “Ora Eburi, Vulcei, Ursento, Numistro furono, senza dubbio, i più antichi stanziamenti dei popoli osco-sabellici; e poiché i nomi di queste città rimasero anche dopo l’occupazione delle varie tribù lucane, vuol dire che vi rimase tutta o gran parte di quelle popolazioni antiche in soggezione ai Lucani “.
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