Turismo Percorsi paesaggistici Il paese e la vallata
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Caggiano ha la fortuna di svilupparsi sul dorso di una sella naturale tra le valli del Melandro e del Tanagro. Ciò consente di godere paesaggi emozionanti per la larghezza e la profondità delle viste che si allungano da una parte, fino al mar Tirreno di Paestum alla foce del Sele, e dall’altra, nella placida e misteriosa Lucania, costituendone lo spartiacque e il vigile guardiano. |
Il paese antico è racchiuso nelle mura medioevali e custodito dal Castello longobardo-normanno; ha un fascino particolare eredità della grande funzione storica che esso ha svolto nei secoli passati e di cui in ogni angolo, anche il più insignificante, si trovano testimoni silenziosi ed eloquenti al tempo stesso, quali i famosi “portali”, gli “stemmi”, i dipinti delle case nobiliari, ma anche le “isterne”, con i loro pozzi, i “cortili” e le scalette di ogni vicolo costituenti una grande piazza di racconti e di solidarietà.
Ma questo centro storico grida a gran voce la necessità di un serio ed incondizionato restauro. Non i bypass, per evitare lo scontro con i problemi strutturali, urbanistici e di mobilità al suo interno. Il recupero inteso come restituzione della funzione storica di punto di riferimento dell’intera comunità e come salotto di casa da offrire ai turisti per essere orgogliosi del proprio patrimonio di storia e di civiltà, che solo in un centro storico rivivacizzato può trovare il giusto posto nell’economia del paese. A qualunque costo! Sicuri che esso sarà ampiamente ripagato.
Il paese moderno si stende come una festosa coperta sulla china a mezzogiorno e ne gode la splendida insolazione e la salubre ventilazione. La vallata che degrada verso il Tanagro costituisce un tappeto di preziose attività agricole che si susseguono, senza soluzione di continuità, con il proprio carattere tranquillo e curato dei tanti “giardini” lavorati a dispetto dell’asprezza del terreno di qualche località.
L’abbandono del centro storico e la facile gestione del territorio, come in tutto il Mezzogiorno, hanno portato nelle campagne la residenza della gran parte della popolazione caggianese. Con risultati ambientali spesso discutibili e insostenibili. La logica non è stata sicuramente la salvaguardia del patrimonio ambientale, pur qua e la professata. E, ciò nonostante, salvare e salvaguardare il salvabile è un imperativo imprescindibile, che si deve osservare per evitare ulteriori disastri e conservare il tanto ancora che definisce l’identità di Caggiano e dei Caggianesi.
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